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Dalla ricerca ITEA allo sviluppo industriale di NEWO

INTRODUZIONE AL PROGETTO NEWO PER IL RECUPERO E LA VALORIZZAZIONE DEI RIFIUTI CON LA TECNOLOGIA DI OSSI-COMBUSTIONE FLAMELESS “ISOTHERM®” DI ITEA SpA.

Nell’ambito dello sviluppo avanzato di soluzioni alternative al problema della gestione dei rifiuti,  ITEA ha da tempo avviato anche un programma di ricerca e sviluppo mirato alla verifica dell’applicabilità del processo di Ossicombustione flameless ISOTHERM®, nella gestione  di matrici residuali derivate dal trattamento dei rifiuti urbani.

La prima fase di test si è svolta nel 2012 nell’ambito di un progetto condotto in collaborazione con ENEA per verificare l’applicabilità del processo ISOTHERM® al trattamento di rifiuti provenienti dalla lavorazione degli urbani in aree metropolitane nelle quali era in atto la raccolta differenziata. I test sono stati condotti sul sottovaglio e sopravaglio provenienti da trattamento meccanico.  In seguito a questa attività sperimentale, la Regione Puglia ha inserito i risultati ottenuti dalla sperimentazione effettuata con la tecnologia Flameless nel Piano Regionale Gestione Rifiuti Urbani (PRGRU) vedasi BUR Puglia n. 147 del 12.11.2013, DCR 204/2013 VOL. II pag. 36421 e segg. – identificando la tecnologia Flameless tra le tecnologie innovative in fase di sviluppo.

La seconda fase di sviluppo per l’applicazione della Tecnologia è stata condotta dal 2013 al 2016, impiegando rifiuti di origine urbana prodotti in aree metropolitane. Le attività sperimentali si sono concentrate su tutte le matrici in uscita dal ciclo di lavorazione, in particolare sui:

    • flussi non recuperabili il cui unico destino attuale è rappresentato dalla discarica
    • flussi di scarto della raccolta differenziata 

Le attività sperimentali si sono quindi concluse con successo, individuando la idonea configurazione della tecnologia di ossicombustione per la gestione dei rifiuti speciali derivanti dal trattamento degli urbani in sicurezza, a bassissimo impatto ambientale e massima resa nel recupero di materia ed energia per autoconsumo, il tutto con costi associati minimizzati rispetto agli attuali.

Al termine della fase sperimentale e alla luce delle attività innanzi descritte, NEWO ha deciso di sviluppare l’applicazione industriale di ITEA.

L’impiego della tecnologia Isotherm® consente all’Impianto di:

  • essere compatibile con i principi di economia circolare dei rifiuti
  • rispettare il principio “do not significant harm”, Regolamento Tassonomia
  • generare un recupero energetico e produttivo senza arrecare alcun danno significante per l’ambiente
  • rispettare il principio di precauzione.

La compliance con i principi sopra elencati è stata valutata positivamente dal Consiglio di Stato, chiamato a pronunciarsi, tra l’altro, anche su questi aspetti. Secondo l’organo di giustizia amministrativa, infatti:

Non sussiste, infine, la contestata violazione […] del principio “do not significant harm”. Il regolamento cd. tassonomia (Reg. UE 2020/852) e la comunicazione del 12 febbraio 2021 C (2021) 1054 final della Commissione europea definiscono perimetro e modalità tecnico-operative di applicazione del principio, per cui si considera che un’attività arreca un danno significativo se dà luogo a specifico impatto/pressione ambientale sui sei obiettivi ambientali definiti nel Regolamento. La tecnologia ISOTHERM Flamless, alla stregua delle risultanze procedimentali, dovrebbe invece ritenersi non ricompresa in quanto non comporta un aumento significativo della produzione, dell’incenerimento o dello smaltimento dei rifiuti, ma un recupero energetico e produttivo

“Non può essere condivisa, alla luce delle caratteristiche tecnologiche dell’impianto, la tesi di parte appellata […] sulla incompatibilità del progetto con i principi in tema di economia circolare dei rifiuti”

Quanto al principio di precauzione, […] va rilevato che, nel caso di specie, depongono nel senso della sicurezza della tecnologia impiegata, oltre l’assenza di incidenti nelle altre attività consimili, le risultanze offerte da [Newo – ndr] nel corso del procedimento [di AIA – ndr] e la predisposizione di un piano di monitoraggio e controllo e di studi e le elaborazioni anche sugli impatti cumulativi redatti dalla società Lenviros (piano allegato alla determinazione impugnata con i pareri favorevoli di Arpa).

 (Sent. n. 6089/22, sent. n. 6093/22, sent. n. 6088/22, sent. n. 6092/22, sent. 6090/22, Sent. 6093/22)